Se cominci una battaglia può darsi che la perdi, se non la cominci, hai gia perso.
«Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare» Questo blog nasce dalla voce di tutti quelli che oggi sono stanchi di pagare. Tutti sono liberi di intervenire, portare nuove idee, commentare.
domenica 26 settembre 2010
L'isola dei cassaintegrati
Se cominci una battaglia può darsi che la perdi, se non la cominci, hai gia perso.
sabato 25 settembre 2010
Italia: il paese dei balocchi.
Ha fatto scandalo in questi giorni la notizia secondo la quale Alessandro Profumo, General manager, Direttore, Presidente……di UniCredit bank, avrebbe ricevuto una liquidazione di 40 milioni di euro quando gran parte degli italiani vivono con uno stipendio di 1000 euro al mese o giù di lì. Cosa avrà di speciale, questo Profumo da meritarsi tanto riconoscimento e ricchezza? Quante teste, quante braccia, quante gambe, quali superpoteri o quali doti soprannaturali potrà mai avere questo alieno? E’ lui speciale, o lo è questo Paese che sembra una zona di protezione dove questa rara specie di umanoide ha trovato rifugio e condizioni ideali per vivere e riprodursi?
Se facciamo una analisi a mente fredda di quello che sta accadendo ci accorgiamo subito che la anomalia si chiama italia. Ci sono degli “eletti” in questo paese ai quali tutto è concesso senza che siano mai chiamati a rendere conto di quello che fanno: managers di stato, politici,burocrati e famiglie varie. C'é chi lavora bene e chi lavora male, chi fa aumentare il capitale alle società a cui è chiamato a capo e chi le distrugge economicamente. Nessuno di questi è ricordato per avere creato posti di lavoro e ricchezza per le umili famiglie se non, per le famiglie mafiose, massoniche e politiche. Non è solo Profumo “umanoide alieno” ma è in compagnia di molti altri suoi simili, un numero inimmaginabile, che vivono in numerose colonie distribuite nelle tante oasi privilegiate di questo paese.
Ecco alcuni campioni di soggetti da riproduzione e la loro buona uscita liquidata:
40 milioni di euro Alessandro Profumo,2010 UniCredit
30 milioni di euro Matteo Arpe, 2007 Capitalia
20 milioni di euro Cesare Geronzi, Capitalia
20 milioni di euro Paolo Cantarella, 2002 FIAT
17 milioni di euro Roberto Colannino, 2001 Olivetti
16 milioni di euro Davide Croff, 2003 Bnl
15 milioni di euro Gianluigi Gabetti, 2005 IFIL/FIAT
13 milioni di euro Riccardo Ruggiero, 2008 Telecom Italia
10 milioni di euro Riccardo Buora , 2008 Telecom Italia
9 milioni di euro Gaetano Mele, 2003 Rcs Group
8,5 milioni di euro Elio Catania, 2006 Ferrovie dello Stato
7 milioni di euro Luca Majocchi, 2009 Seat Pagine Gialle
6,7 milioni di euro Lorenzo Necci, 2004 Ferrovie dello Stato
6,5 milioni di euro Giancarlo Cimoli, 2005 Ferrovie dello Stato
5 milioni di euro Giancarlo Cimoli, 2007 Alitalia
5 milioni di euro Marco De Benedetti, 2005 Tim.
5 milioni di euro Vincenzo De Bustis, 2003 Mps
4 milioni di euro Ugo Ruffolo, 2009 Alleanza Assicurazioni
3 milioni di euro Michele Santoro, 2010 RAI
4 milioni di euro Roberto Testore, 2006 Trenitalia ex FFSS
1,5 milioni di euro Vincenzo Maranghi, 2003 Mediobanca
23.09.2010
D. Q.
Chi tropo se inchina, mostra el culo.
lunedì 20 settembre 2010
Non pagare il canone RAI
Tutto questo è solo una presa in giro, figlia della incultura dei politicanti e della burocrazia, con l'unico scopo di derubare il cittadino.
Non sappiamo più dove stà la verità delle cose, non sappiamo quanto un incerenitore sia nocivo, quanto le centrali nucleari siano sicure, quanto una medicina faccia bene o male.Non sappiamo più nulla delle migliaia di amici abruzzesi ancora senza casa. Per non parlare dell'aria che respiriamo, oltre 60 ricoveri al giorno per malattie causate da smog, a Milano. Ma in compenso conosciamo tutto su cani, gatti, dell'orso Knut e della dieta mediterranea. Per tutto questo io ho detto basta! Da 10 anni ho disdetto l'abbonamento del canone Rai legalmente, ad oggi sono ancora in attesa del sugellamento della TV. Ribellatevi anche voi, ma attenzione, non basta non pagarlo, bisogna seguire la giusta prassi. In rete potete trovare centinaia di siti con le istruzioni nesessarie. COME DISDIRE LEGALMENTE IL C.D. " CANONE RAI" .
martedì 14 settembre 2010
Non si spara ai pescherecci italiani. E ai clandestini?
Non era mia intenzione parlarvi di questo, ma mi sono dilungato troppo. Volevo mostrarvi un'altra possibilità per risparmiare ancora qualche soldo, come abbiamo visto nel precedente articolo che se solo non avessimo giocato al superenalotto, nel 2009, gli italiani sarebbero più ricchi di 3,3 miliardi di euro.
venerdì 10 settembre 2010
Superenalotto: una gallina dalle uova d'oro
Con lo stesso metodo è possibile calcolare le probabilità di ogni punteggio:
una probabilità su 326,71 di fare tre
una probabilità su 11.906,95 di fare quattro
una probabilità su 1.232.346,48 di fare cinque
una probabilità su 103.769.105 di fare cinque + 1
una probabilità su 622.614.630 di fare sei
Ora guarda questa fotografia
Molte belle, non c’è che dire. Queste tre ragazze sono Nicole, Erica e Jaclyn Dahm. Sono sorelle gemelle, e sono conigliette di Playboy. Secondo la statistica genetica le probabilità di un parto trigemellare monozigote è 1 su 1.000.000. Inoltre si può affermare che la probabilità che la famiglia Dahm avesse tre figlie è 1:2 (in quanto statisticamente nel parto monozigote il sesso è identico). Ora aggiungiamo una variabile non oggettiva:la probabilità che le tre gemelline fossero così gnocche è 1:100 (e ci teniamo larghi…). Da questo consegue che la probabilità per la famiglia Dahm di avere tre figlie gemelle così belle è di (1/1.000.000) x (1/2) x (1/100), ossia 1 su 200.000.000. Comparando i risultati ottenutisi evince che è 3 volte più probabile avere tre figlie gemelle monozigote che finiscono su PlayBoy anzichè fare 6 al SuperEnalotto.
Ora vediamo, quanti dei soldi giocati, vanno a formare i montepremi. Il Superenalotto è una gallina dalle uova d’oro per le disastrate casse pubbliche. Di fatti, la vincita non è soggetta a tassazione, ma solo perché il prelievo avviene alla fonte. E si tratta del gioco in cui l’Erario porta via la quota maggiore rispetto alla raccolta: per ogni 100 euro vinti, 49,5% finiscono allo Stato. Una somma di gran lunga maggiore rispetto agli altri, in cui il prelievo fiscale si aggira tra il 20 e il 30%. Per non parlare delle scommesse sportive, la cui tassazione non supera il 5%. Una volta tolto il prelievo che finisce allo Stato, per ogni 100 euro giocati ne restano 50,5: di questi, otto vanno al punto vendita, 4,4 alla Sisal (l’azienda che gestisce i concorsi a pronostici più famosi in Italia: Superenalotto, Totip+, Tris) e solo i restanti 38 vanno a formare il montepremi. In sostanza, dunque, poco più di un terzo dei soldi messi sul piatto dai giocatori viene loro restituito in premi. Nel 2009 sono stati giocati 3,3 miliardi di euro solo per il superenalotto: di questi, 1,65 miliardi sono confluiti nelle casse statali. Non saprei come lo Stato usa questi soldi, non ho trovato nessun articolo che faccia riferimento a tal proposito. Ad agosto di quest'anno sono stati giocati 270 milioni di euro per la caccia al jackpot del SuperEnalotto. Un dato in crescita del 27,2% sui 211 milioni di luglio, addirittura del 50,3% sui 178 di giugno.
Se tutto ciò non vi avesse ancora acceso il lume della ragione, potete leggervi questa intervista a due dei più famosi matematici italiani.
Vi ricordate il terremoto in Abruzzo, forse non vi ricordate però che il benpensante ministro La Russa aveva proposto di azzerare il jackpot del superenalotto, allora di circa 44 milioni di euro, e devolverlo in favore degli abruzzesi terremotati. Li per li sembra un'ottima proposta, chi non sarebbe stato d'accordo. Ma se come abbiamo visto in precedenza il jackpot viene formato da poco più di un terzo dei soldi giocati, che dovrebbero andare al vicitore(ammesso che qualcuno vinca), con questa proposta di La Russa vuol dire portarci via anche le bricciole. Solo nel mese di agosto sono stati giocati 270 milioni di euro e l'erario se n'è trattenuto circa 130. Ministro La Russa, ma mi faccia il piacere. Leggi l'intervista
Se ancora non bastasse leggete qui
Superenalotto: un modello razionale di comportamento è non giocare. Ci spremono gia come limoni con le tasse, evitiamo almeno di pagare quelle facoltative.