giovedì 21 ottobre 2010

La Paura di aver paura

Alle volte esprimere le proprie idee e i propri sogni, c'è il rischio di passare per ingenui. Detto questo posso in tutta tranquillità affermare che non me ne può fregar di meno. Anche Galileo fu incarcerato quando disse che la terra girava intorno al sole, dovette affermare il contrario al giudice che lo processò per uscire di prigione. Ma quando fu fuori dalla porta del tribunale borbottò tra se e se" Eppur si muove". Non mi paragono certo a Galileo Galilei, ma posso capire come si sentisse, costretto all'abiura dalla Santa Inquisizione, ritenuto un eretico ed a trascorrere il resto della vita in isolamento. Anche se sono passati 400 anni da allora  le cose non sono cambiate poi molto. Fin da piccoli,  tutto quello che ci viene insegnato, imposto, dogmi ai quali dobbiamo credere, tramandati di generazione in generazione e dalle Istituzioni, Religiose, Politiche o Finanziarie, sono intenti ad un unico fine, quello di rendere l'Uomo uno schiavo. Prigioniero della propria mente, e  l'unico modo possibile per soggiogare l'uomo,  è quello della PAURA.


Un tempo gli schiavi erano costretti a lavorare, ma venivano nutriti e dato loro un tetto dove dormire. Oggi siamo costretti a lavorare ma ci dobbiamo pagare il cibo e la casa dove vivere, in tal modo i soldi tornano tutti lì, dove sono stati creati, nelle Banche. A dir poco una pensata geniale. Il sistema finanziario, così come è stato creato, è un sistema che inevitabilmente porterà al collasso dello stesso. Porterà una disoccupazione a livello mondiale, inpoverendo di fatto l'umanità. Tutto è basato sui soldi, se noi smettessimo di spendere i soldi che guadagnamo il sistema crollerebbe (e potrebbe essere domani, se solo decidessimo di farlo). Ma l'uomo non è stato programmato per questo ma bensì  a desiderare sempre il meglio, ad avere sempre di più, per se e per la propria famiglia. L'avidità delle persone porta a desiderare di avere sempre più soldi, perchè con essi può acquistare più prodotti. La televisione e la pubblicità non vendono i prodotti, ma il desiderio di possederli facendoci sentire inferiori o degli incapaci se non li abbiamo. Perchè il sistema regga, c'è un continuo bisogno di consumo ciclico, cioè tutto viene creato ad una rottura programmata, tutto deve rompersi, buttato nelle discariche e sostituito con quello nuovo.  Quanti di voi hanno cambiato il cellulare per esempio, anche se lo prendete della stessa marca, dovete comunque comprare il carica batterie, se venisse standarizzato e costruito per durare nel tempo, non ci  sarebbe più bisogno di questo prodotto, ma inevitabilmente i produttori di tale oggetto chiuderebbero, ed i lavoratori mandati a spasso creando disoccupazione. Producendo di più di quello che è il nostro fabbisogno, in cose inutili, stiamo distruggendo il nostro pianeta, inquiniamo di più, e stiamo esaurendo le risorse. Bisogna che ci rendiamo conto che non è meglio se cambiamo il modello di vita che conduciamo, ma che dobbiamo farlo.
Il ruolo che svolgono i governi: In questa economia monetaria hanno come scopo quello di stabilire le regole per gestire la società. Dovrebbero fare gli interessi del popolo, non i propri al servizio di grandi socetà che lavorano all'interno dell'economia del proprio Paese. Una delle più grandi truffe, è quella di usare i soldi pubblici per finanziare guerre, non per portare democrazia e libertà in quei paesi, ma solo ed unico scopo di fare gli interessi delle avide lobby.
Il Generale di Divisione Smedley Butler Dichiarò: La guerra è un racket. Lo è sempre stata. Probabilmente il più vecchio, probabilmente quello che produce maggiori profitti, sicuramente il più vile...... è solo vero interesse internazionale, l'unico in cui i profitti sono raccolti in dollari e le perdite in vite umane".
Tornando al tema della Paura, materiale o immateriale che sia, l'uomo ne è dominato. La paura della morte, di perdere tutto, di perdere il lavoro, delle malattie, di soffrire, dell'inferno, del buio, di volare, di non farcela, della pevertà, del diverso,di cambiare, di perdere la propria dignità, stima, onore, ecc.. ecc...Chi è spinto dalla paura non fa mai scelte che esprimono i proprio sentimenti, ma quelle che lo faranno sentire semplicemente meno spaventato e più tranquillo. La paura è un' emozione e quando ci troviamo in una situazione di paura, il nostro organismo rilascia un ormone ben noto, l'adrenalina. Visto il grande successo che in questi ultimi tempi hanno i film dell'orrore, si può dedurre che abbiamo bisogno di provare questa emozione. La reazione di una persona di fronte alla paura si può definire ambivalente, oscilla tra l'istinto e l'elaborazione di dati relativi alla propria cultura. Ci saranno quindi situazioni simili ma reazioni diverse a seconda dell' insegnamento avuto fin da bambini.
Il ruolo della Chiesa: E' quello di accompagnarci nel corso della nostra vita, indicandoci la via che porta dritta alla prigione (senza passare dal via). Quante volte avrete sentito le parole: porgi l'altra guancia, la giustizia non è di questo mondo, dare a Cesare quel che è di Cesare, ecc.. ecc... praticamente la non reazione di fronte ad una ingiustizia.

Messaggio di Benedetto XVI, giustizia: “dare cuique suum


Mi soffermo in primo luogo sul significato del termine “giustizia”, che nel linguaggio comune implica “dare a ciascuno il suo - dare cuique suum”, secondo la nota espressione di Ulpiano, giurista romano del III secolo. In realtà, però, tale classica definizione non precisa in che cosa consista quel “suo” da assicurare a ciascuno. Continua a leggere....

“« Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. »”

giovedì 7 ottobre 2010

Oggi vi voglio parlare della LIFE(Liberi Imprenditori Federalisti Europei). La LIFE è un  Sindacato a  tutti gli effetti che difende i diritti delle piccole e medie imprese, per una libertà di impresa e di lavoro. Tra gli obbiettivi principali, quello di ridurre la pressione fiscale che sta soffocando le imprese, eliminando per esempio quelle tasse inutili, come EBAV, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, e varie tasse e tassine che odorano di pizzo e gravano sulle aziende. Chiedono di pagare onestamente ed equamente le tasse senza costringere le aziende ad evadere per sopravvivere.
 Per fare un esempio: Il Trattato Istitutivo dell'Unione Europea, recepito dall'Italia avente efficacia di legge, vieta che l'iscrizione in un pubblico registro obbligatorio per legge, la Camera di Commercio per l'appunto, possa costituire titolo per la pretesa di una tassa fondata sul mero presupposto della iscrizione nel pubblico registro medesimo. Il cittadino che subisce l'iscrizione in un pubblico registro è tenuto esclusivamente al pagamento del rimborso del costo sopportato dalla Pubblica Amministrazione per l'erogazione dei servizi a domanda specifica dell'interessato. Possiamo parlare, pertanto, di due anagrafi: quella civile delle persone fisiche e quella economica  delle imprese. Un vero e proprio carrozzone all'italiana, perchè l'anagrafe civile che in sostanza svolge gli stessi adempimenti, non ha tutti questi orpelli e poltrone inutili: camera di commercio, consiglio di amministrazione camerale, commissioni, rappresentanti delle categorie economiche, diritto annuale camerale, ecc. Cosa accadrebbe se il Comune per l'anagrafe civile creasse la stessa burocrazia. Avremmo un consiglio di amministrazione con un presidente a cui pagare poltrone e gettoni di presenza, si creerebbero commissioni per controllare l'altezza dei cittadini ed il colore dei loro occhi, nei consigli di amministrazione vi sarebbero le rappresentanze delle categoria per sesso, religione e, possibilmente, secondo la fede calcistico-sportiva. Infine per pagare tutto ciò il Comune richiederebbe ai cittadini una tassa di iscrizione all'anagrafe comunale. Se tutto ciò fosse vero sarebbe considerato assurdo e vergognoso. Ma perchè invece tutto ciò viene considerato normale per l'anagrafe delle imprese? Perchè gli italiani sono assuefatti per abitudine, della serie così fan tutti. Sono indignato di questa irragionevole scandalosa sconcezza inutile, una spesa parassitaria a carico delle imprese della quale liberarcene quanto prima. Tale norma è già stata applicata per una tassa perfettamente identica, la “tassa sulle società”, abolita nel 1993 proprio in applicazione della norma comunitaria in seguito alla Sentenza della Corte di Giustizia dell'U.E. del 20.04.1993. 
Il primo tentativo di eliminare questa palla al piede, da parte di LIFE, con un ricorso è stato nel 1998 dal Giudice di Pace. Poi alla volta della Commissione Tributaria Regionale e della Pretura nel 1999. Nel 2000 Corte di Cassazione. Nel 2003 Corte d'Appello. Ma nessun organo giudiziario ha saputo dare una risposta, nessuno ha chiarito se la tassa sia da pagare oppure no. Nel frattempo il tribunale di Foggia con una sentenza dichiara che gli imprenditori locali non sono tenuti al pagamento della CCIAA, ma sopratutto vengono rimborsati.www.studiomarino.com Su una cosa  i giudici si sono trovati daccordo, quella di far pagare LIFE le spese processuali, pur non avendo emesso nessuna condanna.
Domenica 10 ottobre 2010 LIFE sarà su RAI 3 nella trasmissione di Riccardo Jacona “Presa diretta” in onda alle ore 21.00 circa. La puntata di questa trasmissione si chiamerà “Fratelli d’Italia”.  E’ un viaggio iniziato a Brescia il 2 giugno seguendo il percorso dei “mille” alla ricerca delle tracce dell’Unità, mai trovata! Alessandro Sortino, ex jene, autore del servizio ha garantito che da questa puntata uscirà uno spaccato dell’Italia impensabile e inimmaginabile dove i secessionisti sono più numerosi, più convinti e più incazzati al sud che al nord; che le celebrazioni del 150° dell’Unità siano meramente  manifestazioni politiche volute dai politici a proprio uso e godimento. Tutt’altra  ed opposta opinione avrebbero i Popoli italici completamente distaccati, se non ostili  a questa ostentata e osannata Unità.
BUONA VISIONE
Credo che si dovrebbero pagare le tasse con un sorriso. Io ci ho provato, ma loro volevano i soldi.

sabato 2 ottobre 2010

Consapevolezza

Molto spesso i nostri pensieri sono rivolti al passato(sofferenze, rancori, rimorsi, rimpianti) o al futuro(sogni ad occhi aperti, paure, ansie). Non ce ne rendiamo nemmeno conto di quanto questi pensieri siano radicati nel nostro stile di vita. Quelle che sono le nostre abitudini, opinioni, sono difficilmente modificabili, tantomeno eliminabili.  Questo costante pensare al futuro o al passato ci distoglie da quello che è il presente, e che è il, qui e ora. Il ritmo frenetico di vita,(imposto)  non consente di vivere il presente che ci circonda, che possono essere semplicemente le bellezze della natura, guardare la pioggia, annusare un fiore, il sorriso di un bambino, il canto degli uccelli.
Prendere consapevolezza di questo è un primo passo verso una vita vissuta nel presente, io sono qui adesso, rallentare la corsa a questa vita che così vissuta inconsapevolmente ci scappa via. La nostra vita, basa le sue fondamenta su certezze, abitudini, usanze, costumi, conformazione spirituale, ecc., modificare una solo di queste convinzioni immateriali, è come minare il terreno in cui poggiano le nostre fondamenta. La ricerca, la verità, la conoscenza delle cose è un'altro passo verso la libertà, la libertà di azione e non di reazione spinta dalle nostre credenze.
Tutto questo non  è facile, lo so, quando è successo a me, mi sembrava di stare come in una casa quando c’è una delle peggiori scosse di terremoto, come se improvvisamente il terreno mi franasse da sotto i piedi, come se all’improvviso fosse andata via la luce, ed intorno a me solo il buio, nient’altro che il buio. Qualsiasi cosa facevo ci sbattevo contro e mi facevo molto male, chiedevo aiuto, ma nessuno mi poteva o sapeva aiutare. Ero solo contro tutto e tutti, ma ho avuto la forza di resistere e un giorno vidi la luce che mi illuminò la strada della via ad una nuova vita, una vita di amore. Qualcuno potrebbe pensare ora che potrei prendere i voti per farmi frate o peggio gridare al miracolo, niente di tutto ciò. Solamente la consapevolezza che la società di oggi usa gli esseri umani per sopravvivere, paradossalmente è diventato più importante dell’uomo stesso. La cultura, la civiltà, le Chiese, erano state create per servire l’uomo, ma l’intero processo si è rovesciato, adesso è l’uomo che esiste per queste istituzioni. Tutte le Chiese hanno sempre ostacolato la ricerca della Verità. Hanno ceduto ad Essa, modificando i loro dogmi immodificabili, solo nel momento in cui si sono trovate con le spalle al muro e mantenere le proprie posizioni insensate avrebbe costituito una inaccettabile perdita di fiducia e di proseliti. Le Verità incontrovertibili delle Chiese sono state controvertite, dalle Chiese stesse, per salvare la faccia, tante di quelle volte da rendere decisamente ridicole tutte le organizzazioni religiose agli occhi di chi possiede almeno un minimo di buon senso. Solo una gran paura di guardare in faccia la realtà può indurre gli uomini ad essere ancora ingannati da tante bugie e finzioni. Non si dovrebbe adorare ne Gesù, ne Buddha, ma diventare un Cristo o un Buddha. Non diventare cristiano, diventa un Cristo. Nessuna Chiesa può contenere Cristo. Diventare cristiano vuol dire vanificare tutti gli sforzi compiuti da Cristo per farci comprendere la Verità. Ciò che importa è amore, compassione, autenticità, innocenza, tutto il resto, rituali, Chiese, verità precostituite è solo non senso. Perché il cattolicesimo? E’ come affermare l’inferiorità delle altre scelte. Cristo professava l’uguaglianza, non le differenze. Le parole del Cristo e di ogni altro saggio sono state pronunciate per favorire l’unione tra la gente e non irrazionali distinzioni tra cristiani, buddisti, islamici… dalle differenze può nascere solo odio. Le  Chiese dovrebbero abbattere le loro barriere dogmatiche e riconoscere come uniche verità universali l’amore e la consapevolezza.