lunedì 20 settembre 2010

Non pagare il canone RAI

La pretesa del canone di abbonamento alla RAI, è un vero e proprio furto legalizzato la cui forza si basa solo sull'accettazione dei tanti cittadini che lo pagano senza chiedersi cosa e perché stanno pagando. La RAI è una televisione offre servizi generalisti (programmi che vanno dall'intrattenimento all'informazione, passando per lo sport, film, musica, documentari, approfondimenti, talk show, ecc.) al contrario delle TV via cavo e via satellite che danno servizi a domanda. L'utente del servizio generalista non è lo spettatore, ma le imprese che comprano gli spazi pubblicitari per promuovere i loro prodotti. Solo nel servizio a domanda l'utente è lo spettatore, ed infatti paga un canone mensile. Pertanto la RAI, svolgendo solo servizio generalista, avendo come clienti le imprese, non può farsi pagare un canone di abbonamento da noi spettatori che non siamo utenti, bensì oggetto del servizio.
Tutto questo è solo una presa in giro, figlia della incultura dei politicanti e della burocrazia, con l'unico scopo di derubare il cittadino.
La Televisione Italiana è utilizzata come strumento di potere, alla faccia di qualsiasi libertà e diritto di informazione obiettiva. Vengono opportunamente nascoste o distorte le informazioni più scomode, dando una visione della realtà dei fatti regolarmente deformata a fini di controllo del pensiero.




Non sappiamo più dove stà la verità delle cose, non sappiamo quanto un incerenitore sia nocivo, quanto le centrali nucleari siano sicure, quanto una medicina faccia bene o male.Non sappiamo più nulla delle migliaia di amici abruzzesi ancora senza casa. Per non parlare dell'aria che respiriamo, oltre 60 ricoveri al giorno per malattie causate da smog, a Milano. Ma in compenso conosciamo tutto su cani, gatti, dell'orso Knut e della dieta mediterranea. Per tutto questo io ho detto basta! Da 10 anni ho disdetto l'abbonamento del canone Rai legalmente, ad oggi sono ancora in attesa del sugellamento della TV. Ribellatevi anche voi, ma attenzione, non basta non pagarlo, bisogna seguire la giusta prassi. In rete potete trovare centinaia di siti con le istruzioni nesessarie.
COME DISDIRE LEGALMENTE IL C.D. " CANONE RAI" .
La Rai, per svolgere il cosidetto servizio, riceve già un finanziamento dallo stato, cioè da noi. Il canone sarebbe dunque una doppia imposizione. A questo punto facciamo una riflessione. Se tutti noi non paghiamo la tassa sulla televisione, sono certo che la Rai non rinuncerà al mancato introito e chiederà più soldi allo stato, e lo stato li chiederà a noi aumentando le tasse. E saremmo dunque al punto di partenza? NO! Dobbiamo essere uniti in questa lotta per la soppravivenza contro l'esattore romano. Cominciamo a non pagare quelle tasse che riteniamo ingiuste, fatte per tenere in piedi carrozzoni e enti inutili fatti di leccaculo. Cominciamo a toccarli nel portafoglio, noi sappiamo come soppravvivere, i corsi di soppravivenza li facciamo tutti i giorni, voglio vedere come faranno loro a soppravvivere senza i nostri soldi. Vi invito a lasciare dei commenti, aprire una discussione in merito, contattatemi.
"L'acqua cheta rompe i ponti".

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