giovedì 7 ottobre 2010

Oggi vi voglio parlare della LIFE(Liberi Imprenditori Federalisti Europei). La LIFE è un  Sindacato a  tutti gli effetti che difende i diritti delle piccole e medie imprese, per una libertà di impresa e di lavoro. Tra gli obbiettivi principali, quello di ridurre la pressione fiscale che sta soffocando le imprese, eliminando per esempio quelle tasse inutili, come EBAV, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, e varie tasse e tassine che odorano di pizzo e gravano sulle aziende. Chiedono di pagare onestamente ed equamente le tasse senza costringere le aziende ad evadere per sopravvivere.
 Per fare un esempio: Il Trattato Istitutivo dell'Unione Europea, recepito dall'Italia avente efficacia di legge, vieta che l'iscrizione in un pubblico registro obbligatorio per legge, la Camera di Commercio per l'appunto, possa costituire titolo per la pretesa di una tassa fondata sul mero presupposto della iscrizione nel pubblico registro medesimo. Il cittadino che subisce l'iscrizione in un pubblico registro è tenuto esclusivamente al pagamento del rimborso del costo sopportato dalla Pubblica Amministrazione per l'erogazione dei servizi a domanda specifica dell'interessato. Possiamo parlare, pertanto, di due anagrafi: quella civile delle persone fisiche e quella economica  delle imprese. Un vero e proprio carrozzone all'italiana, perchè l'anagrafe civile che in sostanza svolge gli stessi adempimenti, non ha tutti questi orpelli e poltrone inutili: camera di commercio, consiglio di amministrazione camerale, commissioni, rappresentanti delle categorie economiche, diritto annuale camerale, ecc. Cosa accadrebbe se il Comune per l'anagrafe civile creasse la stessa burocrazia. Avremmo un consiglio di amministrazione con un presidente a cui pagare poltrone e gettoni di presenza, si creerebbero commissioni per controllare l'altezza dei cittadini ed il colore dei loro occhi, nei consigli di amministrazione vi sarebbero le rappresentanze delle categoria per sesso, religione e, possibilmente, secondo la fede calcistico-sportiva. Infine per pagare tutto ciò il Comune richiederebbe ai cittadini una tassa di iscrizione all'anagrafe comunale. Se tutto ciò fosse vero sarebbe considerato assurdo e vergognoso. Ma perchè invece tutto ciò viene considerato normale per l'anagrafe delle imprese? Perchè gli italiani sono assuefatti per abitudine, della serie così fan tutti. Sono indignato di questa irragionevole scandalosa sconcezza inutile, una spesa parassitaria a carico delle imprese della quale liberarcene quanto prima. Tale norma è già stata applicata per una tassa perfettamente identica, la “tassa sulle società”, abolita nel 1993 proprio in applicazione della norma comunitaria in seguito alla Sentenza della Corte di Giustizia dell'U.E. del 20.04.1993. 
Il primo tentativo di eliminare questa palla al piede, da parte di LIFE, con un ricorso è stato nel 1998 dal Giudice di Pace. Poi alla volta della Commissione Tributaria Regionale e della Pretura nel 1999. Nel 2000 Corte di Cassazione. Nel 2003 Corte d'Appello. Ma nessun organo giudiziario ha saputo dare una risposta, nessuno ha chiarito se la tassa sia da pagare oppure no. Nel frattempo il tribunale di Foggia con una sentenza dichiara che gli imprenditori locali non sono tenuti al pagamento della CCIAA, ma sopratutto vengono rimborsati.www.studiomarino.com Su una cosa  i giudici si sono trovati daccordo, quella di far pagare LIFE le spese processuali, pur non avendo emesso nessuna condanna.
Domenica 10 ottobre 2010 LIFE sarà su RAI 3 nella trasmissione di Riccardo Jacona “Presa diretta” in onda alle ore 21.00 circa. La puntata di questa trasmissione si chiamerà “Fratelli d’Italia”.  E’ un viaggio iniziato a Brescia il 2 giugno seguendo il percorso dei “mille” alla ricerca delle tracce dell’Unità, mai trovata! Alessandro Sortino, ex jene, autore del servizio ha garantito che da questa puntata uscirà uno spaccato dell’Italia impensabile e inimmaginabile dove i secessionisti sono più numerosi, più convinti e più incazzati al sud che al nord; che le celebrazioni del 150° dell’Unità siano meramente  manifestazioni politiche volute dai politici a proprio uso e godimento. Tutt’altra  ed opposta opinione avrebbero i Popoli italici completamente distaccati, se non ostili  a questa ostentata e osannata Unità.
BUONA VISIONE
Credo che si dovrebbero pagare le tasse con un sorriso. Io ci ho provato, ma loro volevano i soldi.

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