sabato 22 agosto 2009

Panem et Circenses

Panem et Circenses citava il poeta Giovenale (100 DC), intendendo dire che per tenere soggiogato un popolo, basta dare loro un po' di pane e farlo divertire con giochi da circo. Quindi non dobbiamo stupirci più di tanto, è sempre stato così, fin dai tempi antichi il problema principale per i potenti di turno è quello di tenere a bada i cittadini. Mettere il popolo in sogezzione, renderlo un gregge di pecoroni pronti ad obbedire a ogni comando. I modi per far questo sono due, o si crea una dittatura, come in Cina, Iran, ecc. dove eventuali dissidenti o qualsiasi tentativo di ribellione al sistema, viene punito con il carcere o peggio condannato a morte. L'altro metodo è quello di creare uno stato dove dare ai cittadini l'illusione di una democrazia. Ad oggi i metodi non sono cambiati, al posto del circo abbiamo i media, la TV, il calcio con tutti i miti creati da una società consumistica. Avere il controllo su questi potenti mezzi di comunicazione, significa fare in modo che i cittadini chiedano esattamente ciò che i potenti vogliono imporre. Inoltre creare un sistema economico facendo in modo che ci sia sempre un'alta percentuale di disoccupazione e un'alta percentuale di persone che vivono a livello di sussistenza. Creare un sistema di leggi assurdo, dove anche volendo è impossibile essere in regola. Fare in modo che i controlli siano mirati a vessare il cittadino. Ma il sistema più efficace è sicuramente il sistema fiscale. Creare un sistema fiscale ai limiti della sopportazione dove un cittadino sia costretto a lavorere 10/12 ore al giorno per sopravvivere o cercarsi un secondo lavoro per cundurre una vita appena dignitosa. Se una persona è occupata a far quadrare il bilancio familiare, non avrà tempo di fare altro, di informarsi, di organizzarsi, di pensare, la sua unica preoccupazione sarà quella del sostentamento della famiglia, quindi innoqua per minacciare il sistema. Se uno ha tempo di pensare, riflettere, di informarsi, potrebbe diventare pericoloso per il sistema. Potrebbe capire cosa sta succedendo, potrebbe avere delle idee organizzarsi e portarle avanti, potrebbe fare dei collegamenti pericolosi. Vi siete mai chiesti dove vanno a finire i nostri soldi? Se una persona guadagna 1.000 euro al mese, ne deve di tasse subito 300 euro allo stato. Dei 700 che gli rimangono mettiamo che acquisti dei beni, quindi darà i sui soldi ad altri cittadini che pagheranno le tasse un altro 30%, ne rimarranno 490 che saranno spese per altri acquisti e così via. Tutti i soldi che spendiamo vanno allo stato, solo quelli che riusciamo a risparmiare rimangono a noi. Ad ogni acquisto va aggiunto l'IVA, una tassa che grava su ogni bene che acqustiamo. Tutto quello che produciamo va nelle tasche dello stato. Quando ci raccontano che bisogna aumentare le tasse per far fronte alla crisi, che si devono fare dei sacrifici, sono solo balle. Lo stato riceve già tutto, un aumento delle tasse del 2%, implicherebbe una maggior entrata da una parte, ma il cittadino avrebbe meno soldi da spendere, quindi una minor uscita dall'altra. Se poi malgrado tutti gli sforzi, gran parte dei plebei, riescono a raggiungere un tenore di vita troppo elevato da minacciare lo status quo, ecco che ti facciamo una bella crisi e l'equilibrio è ristabilito. L'informazione può essere manipolata, ma ci sarà sempre qualcuno che capirà l'inganno. Ma non ci sarà nulla che potrà fare se gli mancherà il sostentamento, specialmente se ha dei figli. Se poi ci sarà qualcuno influente, ben in vista, conusciuto che può minacciare il paese, può sempre succedere un incidente o un suicidio. O quando la tesi dell'incidente o del suicidio sarebbe così assurda anche per Emilio Fede ci sarà sempre un pazzo pronto a fare fuoco come accadde a Gandhi, Martin Luther King, Jonh Kennedy o Papa Giovanni Paolo II. La gente sarà troppo preoccupata a far quadrare i conti per capire che si tratta di omicidi programmati dal sistema.

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