venerdì 20 marzo 2009

Festa del papà

Auguri a Te, che mi hai amato più di Te stesso. Impressi nella mia mente e scolpiti nel mio cuore rimarranno per sempre i ricordi di quei giorni felici vissuti con Te.
Tu, che sempre mi hai accompagnato, nel difficile percorso della vita e me ne hai insegnato i valori. Tu, che mi hai lasciato libero, nelle mie decisioni dandomi fiducia, di esprimermi, di essere me stesso. Da Te ho imparato quanto più sia grande la gioia nel dare che nel ricevere. Se posso esprimere un desiderio, vorrei che i miei figli, un giorno, avessero un ricordo di me, com'è il mio per Te.
Che Tu possa riposare in pace.
Sì, conservo un bellissimo ricordo di mio padre. Una persona semplice, modesta, solare, onesta, gioiosa, non lo dico solo io , ma anche tutte le persone che l’hanno conosciuto.

Ora, dopo questa parentesi, torniamo hai giorni nostri. Cari papà, dai 40 ai 50 anni, come butta?
Vorrei essere li a vedere le vostre facce dopo questa domanda. Indipendentemente dalla considerazione che avete di vostro padre, o al ricordo che ne conservate, pensate per un momento ai giorni di quando i nostri padri avevano l’età che abbiamo noi adesso. Pensate a quei giorni, di come vivevano, avevano poco o nulla, ma conducevano una vita più serena. Erano gli anni 60-70. Saranno stati anni di sacrifici, a volte di stenti, ma fare il padre in quegli anni credo fosse, non dico più facile, ma lasciatemi almeno dire, meno difficile. Non è mai facile il mestiere di padre, nessuno te lo insegna, ma un vecchio proverbio dice: chi semina raccoglie. Oggi è difficile fare il padre per tanti motivi, primo fra tutti la lotta continua contro i media. Contro quella TV spazzatura che ci propinano, di quella visione distorta dalla realtà, di quella informazione fatta dai servi di partito. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto illuminano, plasmano, condizionano soprattutto i giovani, i più deboli, e quelli che ancora si possono modellare secondo il loro modello. Modello di una società che troppo spesso è così lontana dai nostri principi. Non solo la TV ma anche le pubblicità, come questa per esempio.
Ritorneremo sicuramente a parlare di quest’argomento in futuro, ora voglio solo fare un augurio a tutti i papà. A loro dico di lottare, di difendere i valori della vita, non lasciate che ci portino via i nostri i figli, difendeteli da questo gioco perverso dei benpensanti.
Rispettate i vostri figli, le loro idee, ascoltateli, provate almeno una volta a spegnere la TV quando la famiglia è a tavola, scoprirete cose che non vi sareste mai immaginati, aiutateli a trovare la strada e accompagnateli finché ne avranno bisogno, fategli sapere che ci siete e che ci sarete sempre quando e se ne avranno bisogno. Per ultima ma non meno importante, ricordatevi che qualche volta, anche loro hanno ragione.
Saluti a tutti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tu ricordi con Amore tuo padre ma da come leggo il tuo pensiero anche il tuo o i tuoi figli saranno oggi e sopratutto domani orgogliosi di te. Condivido appieno tutto quello che eseprimi. Mi sono stampato l'articolo allegato e sarò più che curioso di sentire i commenti di tanti ragazzi che ho la fortuna di conoscere . Da piùchepapà ciao e continua così.I tuoi post sono sempre interessanti !